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Taglio ad acqua

Il taglio ad acqua lavora con il principio della compressione esercitata da un flusso continuo di acqua, sparata ad altissima pressione da un ugello opportunamente concentrato e miscelata con granulato abrasivo finissimo. La potenza del getto svolge l'azione dirompente mentre l’abrasivo, in essa contenuto e sparato ad elevatissima velocità, incide il materiale da tagliare.

Il taglio ad acqua produce un effetto molto simile a quello che si ottiene con l’azione di un disco abrasivo, con la differenza che questo non è solido ma possiede una certa plasticità grazie alla quale non produce forte calore o bave. L’utensile utilizzato per eseguire il taglio è una sorta di iniettore che riceve un flusso d’acqua ad altissima pressione da una pompa intensificatrice. L’acqua spinta nell’iniettore attraversa un ugello calibrato che ne aumenta la velocità anche quattro volte quella del suono e generan una potente onda d’urto. Questa lama virtuale consente di tagliare praticamente tutti i materiali, metallici e non metallici, fino a uno spessore di 180 mm. Per resistere all’abrasione che l’aggiunta di granulato abrasivo all’acqua potrebbe causare, l’iniettore è realizzato con materiali durissimi come, ad esempio, il diamante sintetico.